Le novità del Quinto Conto Energia
LE NOVITÀ:
• Per gli impianti con una potenza superiore a 1 megawatt la tariffa onnicomprensiva (vedi GLI INCENTIVI) spettante per ogni chilowattora immesso in rete sarà diminuita del prezzo zonale orario dell’energia elettrica ma la corrente elettrica autoprodotta resterà a disposizione del gestore dell’impianto.
• Gli impianti con una potenza superiore ai 12 ma inferiore ai 20 chilowatt potranno essere realizzati senza obbligo di preregistrazione (si veda IL REGISTRO) qualora il gestore rinunci al 20 per cento della tariffa onnicomprensiva spettante (vedi GLI INCENTIVI).
I TEMPI:
Con la delibera 292/2012/R/efr l’Autorità, secondo quanto previsto dal decreto interministeriale 5 luglio 2012[1] il cosiddetto ‘V Conto energia’?, ha individuato nello stesso 12 luglio la data di decorrenza delle procedure di passaggio al ‘V Conto energia’.
Di conseguenza, le nuove regole del ‘V Conto energia’ si applicheranno a partire dal 27 agosto 2012, ovvero – sempre secondo quanto previsto dal decreto interministeriale 5 luglio 2012 – decorsi 45 giorni solari dalla data di pubblicazione della deliberazione dell’Autorità. Lo stesso decreto interministeriale 5 luglio 2012 stabilisce poi che il ‘V Conto energia’ in ogni caso non trovi più applicazione decorsi 30 giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 6,7 miliardi di euro l’anno e che la data di raggiungimento di tale valore sia comunicata dall’Autorità, sulla base degli elementi forniti dal GSE.
La delibera 292/2012/R/efr è stata trasmessa ai Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dell’Ambiente e al GSE.
IL TETTO:
Al successivo raggiungimento dei 6,7 miliardi di euro cumulati di spesa annua e trascorsi altri trenta giorni di preavviso tra GSE e AEEG, il quinto Conto Energia cesserà di funzionare e con esso terminerà il sistema incentivante italiano al fotovoltaico.
IL REGISTRO:
L’obbligo di pre-registrazione riguarderà tutti gli impianti con una potenza superiore ai 12 chilowatt, fatte alcune eccezioni:
impianti tra 12 e 20 chilowatt i cui gestori rinuncino al 20 per cento della tariffa incentivante spettante; impianti fino a 50 chilowatt di potenza se realizzati in sostituzione di coperture in amianto; inoltre, viaggeranno «fuori registro» ma con un limite di spesa annua cumulata pari a 50 milioni di euro per ogni categoria, gli impianti realizzati da amministrazioni.
GLI INCENTIVI:
Nel primo semestre dell’imminente quinto Conto Energia la tariffa onnicomprensiva (quindi senza l’aggiunta del valore per la vendita o l’autoconsumo della stessa) più alta, spettante all’energia elettrica immessa in rete dagli impianti su edificio con una potenza tra 1 e 3 chilowatt, ammonterà a 20,8 centesimi di euro per chilowattora, mentre quella più bassa, pari a a 11,3 centesimi è quella riservata in teoria (si veda LE NOVITÀ) agli impianti fotovoltaici a terra con una potenza superiore ai 5 megawatt. La tariffa omnicomprensiva maggiorata per gli impianti «integrati con caratteristiche innovative» spazia dai 28,8 centesimi di euro per chilowattora per gli impianti fino ai 20 chilowatt di potenza ai 25,5 di quelli tra i 200 e i 5.000 chilowatt. Inoltre, si introduce la tariffa premio per l’autoconsumo che varierà dai 12,6 centesimi di euro per chilowattora per gli impianti su edificio di potenza minore ai 3,1 per i parchi maggiori e, nel caso degli impianti integrati e innovativi, oscillerà dai 18,6 ai 15,3 centesimi di euro per chilowattora.
I PREMI:
Confermati i premi maggiorativi della tariffa incentivante per la sostituzione di coperture in amianto e per l’utilizzo di moduli fotovoltaici e inverter di produzione europea.
Per questi ultimi, la maggiorazione è di 2 centesimi di euro a chilowattora per gli impianti connessi alla rete elettrica entro la fine del 2013; per i primi – alle stesse condizioni di entrata in esercizio – si va dai 3 centesimi di euro per chilowattora per gli impianti con una potenza massima di 20 chilowatt ai 2 centesimi per quelli maggiori. Questi due premi saranno cumulabili e comporteranno quindi un’ipotetica spesa aggiuntiva massima di 6 centesimi di euro a chilowattora.
IMPOSTA RETROATTIVA:
Infine l’introduzione – di fatto retroattiva perché riguardante anche tutti i gestori di impianti incentivati con uno dei primi quattro Conti Energia – di un contributo «a copertura degli oneri di gestione, verifica e controllo in capo al GSE»: a partire dal 1° gennaio del 2013, il GSE tratterrà 0,05 centesimi di euro per ogni chilowattora di energia autoprodotta e incentivata.
Per i nuovi impianti incentivati ai sensi del quinto Conto Energia, invece, andranno versati 3 euro per chilowatt di potenza per i sistemi fino a 20 chilowatt e 2 euro per quelli maggiori.
Si precisa che il presente documento non è stato ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, pertanto potrebbe essere soggetto ad eventuali variazioni.