Gentile Cliente,
cogliamo l'occasione per riassumere quanto riportato nell'attuale norma UNI 11224:2019, con particolare riguardo ai controlli periodici.
Il 5 settembre l'Ente Nazionale di Normazione ha pubblicato la nuova norma UNI 11224:2019 che descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione e la verifica generale dei sistemi di rivelazione incendio. Il documento costituisce una revisione della vecchia edizione del 2011 e apporta numerose novità.
La prima è l'introduzione della figura del “Tecnico Manutentore”. Tale figura, che va a sostituire quella più generica del “tecnico qualificato”, viene definita come una persona competente e qualificata che porta a termine i propri compiti in modo affidabile, essendo responsabile del corretto espletamento delle attività. Si auspica inoltre che la qualifica e la competenza del tecnico manutentore vengano continuamente aggiornate e arricchite tramite la partecipazione a corsi e attività formative di settore.
La seconda novità riguarda le prove, le verifiche sulle singole parti e la relativa documentazione. La norma infatti precisa puntualmente, per ogni singolo componente dei sistemi di rivelazione di incendio, le modalità per effettuare correttamente le verifiche e anche gli strumenti più indicati. Fra la documentazione necessaria al corretto svolgimento delle prove, al posto della generica “manualistica relativa alla centrale e alle apparecchiature installate“, la norma cita il “manuale d'uso e manutenzione dell'impianto, già predisposto dalla ditta installatrice” (introdotto nel 2013 dal DM 20/12/2012). Esso deve essere completo di tutte le indicazioni necessarie all'efficace gestione e manutenzione delle componenti e deve comprendere lo schema funzionale e particolareggiato del sistema. Tale documento deve in sostanza mettere il manutentore nella condizione di conoscere dettagliatamente l'impianto per potergli permettere di conseguenza un'adeguata verifica periodica.
Nel caso di sistemi di rivelazione ad aspirazione (ASD) viene richiesta, come ulteriore documentazione, anche il “calcolo di dimensionamento del sistema che contiene parametri quali lunghezza delle tubazioni, numero dei fori di campionamento con relativo diametro e soglia di allarme prevista“.
La novità più importante della nuova norma UNI 11224:2019 è la revisione delle tempistiche e dei contenuti dei controlli funzionali e della verifica generale del sistema. A partire dai due nuovi concetti di “anzianità dell'impianto“, cioè gli anni intercorsi dalla sua consegna formale, e “ciclo“, cioè tempo fra la consegna formale e la verifica generale del sistema, sono state ripensate le percentuali del numero di punti da verificare in occasione dei controlli periodici.
Per i sistemi di rivelazione convenzionali rimane fermo l'obbligo della prova del 100% dei dispositivi fin dal primo controllo. Per i sistemi analogici indirizzati invece la nuova norma indica quanto segue:
Durante la verifica generale, tutti i rivelatori automatici di fumo e fiamma dovranno essere sottoposti a revisione di fabbrica o a sostituzione con nuovi elementi oppure a prova reale (specificata nell'appendice della UNI 9795). Questo intervento dovrà essere effettuato entro sei anni dal completamento del “ciclo” e quindi entro diciotto anni dalla consegna formale dell'impianto. E' importante notare che, in caso di sostituzione dei componenti, la loro anzianità si azzera, mentre per quelli sottoposti a prova reale si dovrà continuare a testarne il 100% nel corso dell'anno di cui un 20% sempre con prova reale.
La norma UNI 11224:2019 precisa inoltre che tutti i sistemi che alla sua data di pubblicazione avranno anzianità maggiore di 12 anni dovranno essere oggetto di verifica generale.